Il fascino dell’investimento nel mercato azionario non tramonta mai!
La possibilità di incrementare il capitale investito in modo significativo ha spinto spesso i piccoli investitori ad assumere posizioni rilevanti, a volte eccessive, su singoli titoli azionari o indici e spesso nei momenti meno opportuni per ottenere guadagni.
È noto che coloro che vengono con disprezzo definiti “parco buoi” entrano nel mercato quando è sui massimi ed escono spaventati sui minimi.
Le dinamiche sono sempre le stesse, negli anni cambiano le situazioni, i pretesti, o le notizie, ma i risultati per i piccoli risparmiatori sono sempre gli stessi!
Di seguito verranno, in modo sintetico, spiegate le 8 fasi di questo processo tecnico/psicologico che accompagna l’investimento in un mercato azionario.
Fase 1 – accumulazione
In questa fase, che può durare settimane o mesi, i grandi investitori accumulano posizioni su un titolo azionario o su un indice.
Ma come lo fanno?
Se entrassero con grossi capitali farebbero crescere le quotazioni per effetto del rapporto tra domanda e offerta rischiando di pagare loro stessi troppo caro il titolo.
Il loro ingresso avviene invece in modo più graduale nel seguente modo:
comprano per esempio 100 titoli, il prezzo sale per l’effetto della domanda
vendono successivamente 50 titoli,il prezzo scende per effetto dell’offerta di titoli stessa messa sul mercato.
Il risultato è che hanno accumulato 50 titoli ( 100-50) ed il prezzo è rimasto basso.
Questo processo dura finchè il loro portafoglio titoli non è pieno.
Fase 2 – primo strappo rialzista
Terminata la fase di accumulazione i grossi investitori tolgono i blocchi di vendite e spingono a rialzo il titolo azionario o l’indice in questione.
Normalmente in questa fase entrano i traders che sono i soggetti più attivi sul mercato.
Fase 3 – correzione intermedia
Ne segue normalmente una correzione intermedia data da alcune prese di profitto che non muta però il trend rialzista.
Fase 4 – euforia irrazionale
Si arriva dunque ad una fase del ciclo di mercato in cui entra il già citato “parco buoi”, ma i prezzi ormai sono alle stelle!
Fase 5 – distribuzione
In questa fase i grandi investitori hanno ingenti profitti e vendo i titoli.
Se vendessero tutto il loro portafoglio in poco tempo farebbero però crollare le quotazioni rimettendoci una parte dei guadagni.
La vendita avviene invece in modo graduale:
vendono per esempio 100 titoli, il prezzo scende un pò per effetto dell’offerta sul mercato, e ne ricomprano 50 riportando in alto il prezzo.
Il risultato è che hanno alleggerito il portafoglio di 50 titoli (100-50) e la quotazione è rimasta alta.
Questa fase (reciproca della fase accumulativa) può durare per settimane o mesi.
Fase 6 – prima gamba ribassista
Terminata la distribuzione, e con i portafogli titoli vuoti, i grandi investitori spingono a ribasso le quotazioni.
Questa prima importante gamba ribassista coglie di sorpresa i piccoli investitori producendo le prime perdite ed avviene normalmente in presenza di notizie economiche ancora positive.
È proprio la situazione economica ancora serena che non fà preoccupare i piccoli investitori nonostante le ancora poco rilevanti perdite.
Fase 7 – breve correzione rialzista
Il trend primario ormai diventato ribassista si interrompe brevemente dando la falsa sensazione che sia terminato
Per qualche settimana i piccoli investitori vedono i loro titoli recuperare un pò delle perdite accusate ma invece di approfittare per uscire dal mercato preferiscono tenere le posizioni nella speranza di un recupero definitivo.
Fase 8 – correzione finale e panico
Dopo una breve pausa il trend ribassista riprende la sua strada con un ultimo, violento impulso che genera il panico e provoca la vendita dei titoli in portafoglio dei piccoli risparmiatori quando ormai le perdite sono ingenti.
Il mercato raggiunge così il vero minimo da cui ripartirà nuovamente la fase accumulativa.