Mercato azionario

Le fasi del mercato azionario

Scopriamo il processo tecnico/psicologico che accompagna l'investimento in un mercato azionario.

Pubblicato mercoledì 21 dic

Il fascino dell'investimento nel mercato azionario non tramonta mai.

La smania di incrementare il proprio capitale spinge spesso i piccoli investitori ad assumere posizioni rilevanti, e a volte eccessive, su titoli azionari o indici nei momenti meno opportuni. È noto, infatti, che coloro che vengono definiti con disprezzo il "parco buoi", entrano nel mercato quando è sui massimi ed escono spaventati sui minimi.


Le dinamiche si ripetono negli anni: cambiano le situazioni, i pretesti o le notizie, ma i risultati per i piccoli risparmiatori sono sempre gli stessi.

Vediamo insieme il processo tecnico/psicologico che accompagna l'investimento in un mercato azionario, che si può riassumere brevemente in 8 fasi:

Fase 1: Accumulazione

In questa fase, che può durare settimane o mesi, i grandi investitori accumulano posizioni su un titolo azionario o su un indice. Se investissero da subito grossi capitali, farebbero crescere le quotazioni per effetto del rapporto tra domanda e offerta, rischiando di pagare loro stessi troppo caro il titolo.

Come si muovono a questo punto? Il loro ingresso nel mercato avviene in modo più graduale: acquistano, ad esempio, 100 titoli, il cui prezzo sale per l'effetto della domanda. Successivamente vendono la metà dei titoli, facendo scendere il prezzo per effetto dell'offerta di titoli stessa.

Il risultato è che i grandi investitori accumulano 50 titoli, il prezzo rimane basso e possono riacquistare nuovamente altri 100 titoli. Questo processo si ripete finché il loro portafoglio titoli non è pieno.


Figura 1 - La fase 1


Fase 2: Primo strappo rialzista

Terminata la fase di accumulazione, i grossi investitori tolgono i blocchi di vendite e spingono al rialzo il titolo azionario o l'indice in questione.

Normalmente in questa fase entrano i traders, che sono i soggetti più attivi sul mercato che contribuiscono a far fare il primo movimento significativo al mercato.



Figura 2 - La fase 2



Fase 3: Correzione intermedia

Segue adesso una correzione intermedia, generata da alcune prese di profitto che tuttavia non fanno mutare il trend principale.



Figura 3 - La fase 3



Fase 4: Euforia irrazionale

In questa fase, chiunque inizi a fare trading, acquistando titoli pur non avendone le competenze, arriva in una fase del ciclo di mercato in cui entra il già citato "parco buoi", ma i prezzi ormai sono alle stelle. È il campanello d'allarme che indica il raggiungimento della saturazione del mercato.


Figura 4 - La fase 4


Fase 5: Distribuzione

In questa fase, i grandi investitori hanno ingenti profitti e vendono i titoli. Ma come agiscono? Se vendessero tutto il loro portafoglio in poco tempo, farebbero crollare le quotazioni, rimettendoci una parte dei guadagni. Al contrario, la vendita avviene in modo graduale: vendono per esempio 100 titoli, il prezzo scende un po’ per effetto dell'offerta sul mercato, e ne ricomprano 50 riportando in alto il prezzo.

Il risultato è che hanno alleggerito il portafoglio di 50 titoli e la quotazione è rimasta alta. Questa fase (speculare alla fase accumulativa) può durare per settimane o mesi.




Figura 5 - La fase 5



Fase 6: nascita della prima gamba ribassista

Terminata la distribuzione e con i portafogli titoli vuoti, i grandi investitori spingono al ribasso le quotazioni.

Questa prima importante gamba ribassista coglie di sorpresa i piccoli investitori, producendo le prime perdite. Questo avviene normalmente in presenza di notizie economiche ancora positive. È proprio la situazione economica ancora serena che non fa preoccupare i piccoli investitori, nonostante si siano verificate le prime perdite, anche se poco rilevanti.


Figura 6 - La fase 6



Fase 7: Breve correzione rialzista

Il trend primario, ormai al ribasso, si interrompe brevemente, dando la falsa sensazione che sia terminato.

Per qualche settimana, i piccoli investitori vedono i loro titoli recuperare un po’ delle perdite accusate, ma anziché approfittare per uscire dal mercato, preferiscono tenere le posizioni nella speranza di un recupero definitivo.



Figura 7 - La fase 7


Fase 8: Correzione finale e panico

Dopo una breve pausa, il trend ribassista riprende la sua strada con un ultimo e violento impulso che genera il panico e provoca la vendita dei titoli in portafoglio dei piccoli risparmiatori, quando ormai le perdite sono ingenti.



Figura 8 - La fase 8



Il mercato raggiunge così il vero minimo e da qui ripartirà nuovamente la fase accumulativa.